La vedete questa bella ragazza con una PIVO in mano?! Ebbene, si tratta di me, qualche anno fa, in uno dei periodi più spensierati e più belli, quando ero ancora una studentessa. Come spesso accade nella vita, tutto avvenne per caso, e mi ritrovai d’improvviso a degustare birra e a ubriacarmi di vodka. Ma andiamo con ordine…
Questo è un post che si distaccherà un pò dal tema prettamente curvy del blog, è un post per tutti, che parla di avventura e di viaggio. Siccome ormai l’estate sta arrivando, è adesso che si decidono le mete delle nostre vacanze, ed io ho voglia di ispirarvi, e di ispirarmi a mia volta… Se state pensando di non avere abbastanza denari per concedervi almeno cinque giorni di meritato riposo e svago, quest’anno, vi stupirò e vi dirò che l’articolo in questione non è stato scritto a caso, la meta di cui voglio parlarvi è probabilmente una delle più economiche d’Europa: si alloggia e si mangia veramente con niente, basta essere intraprendenti e determinati. Ma, come dicevo prima, andiamo con ordine…
Subito dopo la Laurea vinsi una borsa di studio della Regione Puglia per un Master all’Estero. Eccitata e felice, tra le tante alternative proposte, c’era quella di un Master dell’Università del Salento, che si sarebbe svolto in più trance, tra Lecce, Varsavia e Bruxelles. La maggior parte del Master si sarebbe svolta, comunque, in Polonia. Si trattava di un impegno di circa dieci giorni al mese e, siccome io mi ero appena sposata e non potevo certo dire a marito: “Ciao Amore, ci vediamo tra sei mesi!”, mi sembrò subito una cosa che potesse adattarsi alle mie esigenze. Ma la cosa che più di tutte mi fece protendere per questa scelta fu la possibilità di risparmiare tanti soldini della borsa (il cui valore non cambiava a seconda del Master scelto, quindi che si decidesse di volare a Londra, con la costosa sterlina, piuttosto che a Varsavia, con l’economicissimo zloty, la somma erogata sarebbe rimasta la medesima). Infatti c’è un cambio super favorevolissimo tra l’euro e lo zloty polacco. In fine, la curiosità ebbe la meglio. Inizialmente, addirittura, questo Master, l’avevo scartato a priori: l’idea di prendere un aereo, da sola, e di ritrovarmi in quella che, nella mia testa (e solo nella mia testa, badate bene), era la triste, desolata, arretrata e fredda Polonia, non mi allettava affatto. Poi mi documentai, conobbi altri studenti che sarebbero partiti con me, parlai con dei polacchi trapiantati in Italia, e la curiosità ebbe la meglio. Il Master si sarebbe svolto in lingua inglese, con corso di lingua polacca incluso (si, parlo anche un pochino di polacco 😉 ). Così feci i miei bagagli, prenotai un economico volo della Wizzair, che collega i pricipali aeroporti italiani con i paesi dell’est, e volai verso Varsavia.
Varsavia è una città fantastica. Altro che arretratezza! Altro che desolazione! Una città che ha avuto, in fatto di progresso, un salto in avanti incredibile negli ultimi dieci anni: in centro è possibile ammirare i grattacieli che sono sede di molte importanti aziende internazionali; la metropolitana è efficientissima, pulita e sicura e la città è molto ben collegata; oltre a centinaia di ristoranti di tutte le etnie possibili e immaginabili, è possibile degustare la cucina polacca fatta soprattutto di carne (fantastici piatti di carne!) a costi davvero irrisori, basti pensare che il cambio con l’euro è di circa uno a quattro, senza dimenticare i fantastici pierogi, dei ravioloni ripieni di qualsivoglia ben di dio; la birra è buonissima, la vodka eccezionale; ci sono locali alla moda e numerose discoteche; il centro storico vanta delle mura antiche e suggestive, sembra di essere in una favola; è una città pulita, tranquilla e sicura (molto più di Roma, dove io ho una paura tremenda di camminare, andare a prendere la metro da sola, ecc…, per intenderci); è una città anche piena di parchi e oasi verdi; in più si tratta di una città piena di storia; la gente è calorosa e gentile e adorano gli italiani. Cosa desiderare di più?! Mi sono trovata benissimo e mai, dico mai una volta, mi sono sentita in pericolo o in difficoltà, eppure mi sono spostata tanto da sola.
Per farvi capire quanto è vantaggioso il cambio con l’euro, pensate che una birra a Varsavia costa circa 1 euro; che si può cenare al ristorante e riempirsi la pancia mediamente con 10/15 euro a testa; le possibilità di alloggio sono infinite e la città è tutta da visitare, offre mille attrazioni e spunti: dal quartiere ebraico al super mega centro commerciale in Centrum, dal Palazzo della Cultura alla Suggestiva Stare Miasto (città vecchia), dalla casa sull’acqua nel verdeggiante parco reale Łazienki dove, in primavera, si tengono anche degli emozionanti concerti al pianoforte con brani di Chopin, all’aperto, allo spettacolo delle fontane danzanti, gratuito, sulla Vistula, il fiume che attraversa la città, e molto, molto altro… Credetemi, ce n’è! In aggiunta, si può approfittare del viaggio in Polonia per fare anche una breve capatina a Cracovia e una visita all’ex Campo di Concentramento di Auschwitz, una visita, a mio parere, da organizzare, almeno una volta nell’arco della propria vita, toccante e pregna di spunti su cui riflettere. Per darvi ulteriore riprova di quanto mi è piaciuta vi dirò che, a Maggio, ho affittato un appartamento, insieme alla mia coinquilina, per un mese intero e ho approfittato per far venire anche Marito per avere ancora più tempo da trascorrere a Varsavia. Sempre a Maggio, abbiamo fatto il breve tour di cui vi parlavo, verso Krakow e il campo di sterminio vicino.
Insomma, se mi chiedete se vi consiglio la Polonia, la mia risposta è si. Andateci senza indugio e senza paura. Senza pregiudizi e senza il timore di non avere abbastanza da fare o da vedere. Potrete fare moltissime cose e le farete a prezzi che si possono solo sognare in altre capitali europee.
Un ultimo mito da sfatare… il freddo! L’immagine della Polonia è spesso associata ad un freddo glaciale, anche in questo caso mi sento di dover sfatare un pregiudizio. In inverno fa freddo, certo, e nevica. Ma è un freddo secco, diverso da quello che c’è da noi, lo si percepisce meno, e spesso ho avuto più freddo in Italia che in Polonia, perciò non abbiate alcuna paura. In primavera poi, a partire da Maggio, la città si trasforma: arriva il caldo (caldo da maniche corte, ebbene si), i locali mettono i tavolini fuori, c’è vita, movimento, mercatini, e si respira un’aria bellissima.
Adesso, vi lascio alle foto, che parlano da sole (si, avevo qualche kilo in meno e le mie sopracciglia avevano una chiara crisi di identità), ma prima, voglio svelarvi perchè ho voluto riesumare questi ricordi della mia permanenza in quella che era stata ribattezzata affettuosamente da noi studenti: Wawa. Il motivo è che quest’anno, io e marito, complici gli scarsi mezzi economici, e la fortuna di aver trovato un volo “al volo” super low cost, torneremo nei paesi dell’est, questa volta però, andremo in Repubblica Ceca, per dedicarci a Praga e ai suoi dintorni. E non vediamo l’ora!
E voi? Avete in programma di spostarvi quest’estate? Se si, dove andrete, avete già deciso? Magari fate un pensierino sulla Polonia, un luogo magico che resterà nel mio cuore per sempre, garantita da TondaMente! 😉
Varsavia
Varsavia a me non fa pensare a desolazione anche se non ci sono mai stata, e mi fa una gran curiosità anche più Praga quindi aspetto la tua esperienza… noto che nelle foto vestivi molto nero e oggi molto meno quindi mi fa piacere, io nei paesi dell’est non ho viaggiato. Sono stata molto a Londra per turismo e studio, sono stata in Grecia in viaggio studio, sono stata ovviamente tante volte in India, ma ho viaggiato poco per gli scarsi mezzi economici, ma ho visto abbastanza l’Italia, anche se non ho molto l’indole da turista. Questanno dopo tanto anni credo che riuscirò a farmi qualche giorno d vacanza al mare, vorrei anche fare un salto in Inghilterra ma per vedere amici e parenti più che altro. Sicuramente non dovrò sare tutti i mesi caldi qui come ho dovuto fare per anni…
Sono molto felice che anche tu, quest’anno, riuscirai a concederti un pò di svago e meritato riposo. Viaggiare è una delle cose a cui non potrei rinunciare, per me è vita. Guarda, ti giuro: piuttosto non mi compro le mutande, ma devo viaggiare, se non lo faccio sto male. L’India sarebbe un posto meraviglioso da visitare, ne sono sicura. Per il momento, al di fuori dell’europa, sono stata solo sulla West Coast USA, il prossimo, grande obiettivo, semmai gli affari ci sorrideranno, è New York, assieme a buona parte della East Coast, chissà… Intanto mi concentro su Praga, vediamo cosa ne viene fuori 😉 Un abbraccio.
post molto bello!
Grazie Paoletto, meno male che ci sei tu! 😉