Romanzo Curvy a Puntate: Part IV

Se fossi una persona costante probabilmente avrei portato a termine almeno una dieta nella mia vita. O forse no, chi può dirlo, in fondo le diete sono fatte proprio per non essere portate a termine e non si ha memoria di una dieta che sia stata conclusa… Dico questo perchè oggi voglio riprendere un’idea nata quasi insieme all’apertura del blog, che però, col tempo, e con le mille cose da fare e da scrivere, è stata un pò trascurata. Eppure, io ho tanta voglia di scrivere, di emozionare e appassionare e scommetto che voi avete voglia di leggere, vero?! 😉 Parlo del mio Romanzo Curvy a Puntate, oggi riprendiamo con la puntata IV. Vi siete perse le puntate precedenti?! Niente paura, ve le linko.

Questa è una storia che parla di come sia possibile conquistare la fiducia in se stesse con e nonostante i nostri chili di troppo. Perciò non è una storia di dimagrimento, ma è una storia d’amore verso sè stessi, e non solo… In questa storia non ci sono diete. Tra mille spasimanti, bevute con le amiche, feste, imprevisti, amori, gelosie e un nuovo lavoro… spero vi appassionerete alle vicissitudini della nostra protagonista, Anna. Buona lettura.

Romanzo Curvy a Puntate: Part I, Part II, Part III

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Insulti e Umiliazioni… le cose più brutte che mi sono state dette nella mia vita da tonda!

Qualche giorno fa mi è capitato di soffermarmi su un vecchio ricordo, un brutto ricordo…

Questo brutto ricordo poi, se ne è tirati dietro molti altri…

Sono sempre stata tonda, da quando sono venuta al mondo, ero già una bella “pallina” di tenerezza. Poi sono diventata una ragazzina in sovrappeso. In realtà, durante la mia adolescenza, ho oscillato tra i 60 e i 70 kg, non ero mica così enorme! Ero piena, avevo un bel seno, le guance paffute, ma non ero un’obesa. Eppure voi non potete immaginare quanti insulti e umiliazioni ho dovuto subire perchè non ero uno stecchino ambulante come le altre mie compagne. E la cosa peggiore è che, spesso, queste umiliazioni provenivano da persone adulte, persone che avrebbero dovuto avere una certa maturità, una certa tutela nei confronti della mente così fragile di una ragazzina, eppure, nonostante ciò, certe volte, non c’è stato nessun ritegno, nessuna tutela, nessuna delicatezza, e sono cose che mi rimarranno dentro per sempre. Continua a leggere

Romanzo Curvy a Puntate: II parte del Capitolo I, “Il colloquio”

Romanzo Curvy a Puntate

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II parte del CAPITOLO I: “Il colloquio”

<< Nella sala d’aspetto notò subito due stangone con le gambe lunghissime, un vitino da vespa e l’aria di chi sa che con la propria bellezza può ottenere tutto ciò che vuole. Una in particolare era quasi ipnotizzante, indossava un abitino grigio molto corto che però, su di lei, non appariva volgare, calze nere e tacchi molto alti. Aveva un viso piccolo e ovale dai lineamenti molto delicati, i capelli biondi, le labbra carnose… E poi aveva quella luce. Quella luce negli occhi che Anna sapeva non avrebbe mai avuto. La luce dell’autostima, della sicurezza, la consapevolezza che in quella stanza non ci fosse nessuno migliore di lei, nemmeno l’altra stangona. Quella luce negli occhi già bastava da sola a far girare tutti per guardare nella sua direzione. Era un esemplare da corsa, una tosta. Nessuno avrebbe avuto quel posto se non lei.

Anna sapeva di non avere alcuna speranza. Si arrabbiò con il destino che le aveva fatto incrociare una così sul suo cammino. Era proprio sfortunata, si disse, ovunque andasse, c’era sempre una così, una inarrivabile, una che attirava le attenzioni di tutti, che avrebbe potuto far fare agli uomini tutto quello che voleva. Poi si chiese se la colpa fosse realmente del destino e se il ricondurre tutti i suoi fallimenti alla stangona di turno non fosse solo un modo per sentirsi meglio e non farsi altre domande. Chissà, magari era lei a sbagliare qualcosa, forse urgeva un bell’esame di coscienza per iniziare a lavorare su sè stessa. Scacciò subito tali pensieri. Poteva lavorare su sè stessa quanto le pareva, ma finchè si fosse trovata davanti una così, a concorrere per la stessa posizione, non avrebbe mai avuto speranze. Le apparenze contano, si ripeteva Anna, contano eccome! Continua a leggere