Intervista a Manuela: come ha perso ben 54 Kg e come è cambiata la sua vita.

Oggi sono un pochino emozionata per questo nuovo post perchè si tratta della mia prima intervista e anche perchè si tratta di un modo per raccontarvi una storia vera, attraverso le parole della diretta interessata.

Una storia importante. Una storia che non può non toccare nel profondo tutti noi tondi, sia quelli che sognano di dimagrire, sia quelli che non hanno alcuna intenzione di perdere peso ma che, sono sicura, stimeranno la forza e il coraggio di questa impresa che mi accingo a narrarvi.

L’impresa è quella di Manuela Pellinghelli, una ragazza che ho avuto il piacere di conoscere on line e che, grazie alla sua motivazione e determinazione, è riuscita a perdere ben 54 Kg di peso. 

Prima di cominciare, una breve premessa: questo blog ha sempre parlato di come vivere bene con il proprio corpo tondo, come accettarsi e amarsi per ciò che si è. Questo però non si traduce nell’incitazione ad abbandonarsi a sè stessi, al contrario. Bisogna sempre prendersi cura di sè: mangiare sano, fare un pò di movimento, vestirsi bene, truccarsi, valorizzarsi… questo però senza esserne ossessionati e senza vivere come un incubo il rapporto con il proprio corpo.

Tutto ciò per dirvi che questa intervista vuole essere solo il racconto di un’esperienza: la perdita di 54 Kg. Senza opinioni personali o giudizi, solo un’esperienza dalla quale poi, ognuno di noi, sarà libero di trarre le proprie conclusioni.

Conclusioni che sarete liberi di condividere commentando questo post, sempre in maniera rispettosa nei confronti di Manuela che ha avuto il coraggio di mettersi a nudo per noi.

Quel che è certo è che questa ragazza è riuscita nel suo intento, ed ha voluto condividere con noi il racconto del suo percorso.

Dunque, iniziamo.

TondaMente >> Ciao Manuela, sono felice che tu abbia accettato di fare quest’intervista e dare dunque testimonianza di un cambiamento così grande della tua vita, spero che questa cosa sia d’aiuto e ispirazione per tante curvy, sia quelle che desiderano dimagrire e cambiare la propria vita, sia quelle che invece non hanno alcuna intenzione di scendere di peso perchè stanno bene così. Detto questo, iniziamo con la prima domanda. Anzitutto diciamo a tutti quanti kili hai perso.

Manuela >> Ad oggi ho perso 54 Kg

TondaMente >> Sono tantissimi, direi. Questo numero così enorme mi induce a chiederti di rivelarci come hai fatto. Tutte, almeno una volta nella vita, ci abbiamo provato. Dieta? Intervento chirurgico? Sport? Bypass gastrico? Come hai fatto?

Manuela >> I primi 31 Kg li ho persi in 10 mesi grazie ad una dieta semplice ma facile da fare che mi ha dato la mia diabetologa, i restanti 23 li ho persi successivamente all’intervento di Bypass Gastrico a cui mi sono sottoposta il 11/07/13. Oltre alla dieta e al bypass mi sono dedicata a lunghe camminate e adesso inizierò a fare esercizi ginnici pensati apposta per me dal ragazzo di mia sorella che è un personal trainer.

TondaMente >> Quanti kili pesavi prima? Per quanto tempo hai mantenuto questo peso, prima di perdere tutti questi kili?

Manuela >> Quando, a settembre dell’anno scorso, sono stata visitata dal nutrizionista pesavo 163,3 Kg. Non so per quanto tempo ho mantenuto questo peso perché prima di decidermi a fare l’intervento ero restia a pesarmi.

Una foto di Manuela prima della perdita dei 54 Kg

TondaMente >> Avevi già provato prima a perdere peso?

Manuela >> Mi ero rivolta ad una dietologa che dopo aver visto tutti i problemi ormonali che ho (dalla tiroidite di Hashimoto all’adenoma ipofisario prl secernente) mi aveva detto che non avrei mai perso più di 5 Kg. La cosa mi aveva demoralizzato molto

TondaMente >> Cosa è cambiato in te, nella tua vita, nella tua testa, questa volta? Cosa c’era di diverso rispetto alle altre volte?

Manuela >> Cos’è cambiato in me? Il modo di vedermi, di concepirmi. Prima mi ritenevo una persona debole ed incapace e mi ero lasciata andare poi, grazie all’aiuto di una persona che mi è stata molto vicina nel momento più difficile della mia vita, ho capito che non c’è niente che non possa fare se voglio farla. Ho preso in mano le redini della mia vita: ho iniziato imparando ad usare la mano destra (sono mancina n.d.r.) e ho continuato decidendo di intraprendere il percorso che mi ha portato all’intervento e al dimagrimento

TondaMente >> Cosa è scattato nella tua testa per farti prendere la decisione di intraprendere questo tortuoso cammino e mettercela tutta per portarlo fino in fondo? Quale è la tua più grande motivazione?

Manuela >> Ho sempre desiderato una famiglia, dei figli e con i problemi ormonali ed il peso eccessivo le possibilità di realizzare questo mio desiderio erano minime, quindi ho deciso di darmi una possibilità in più decidendo di perdere peso.

TondaMente >> Ora che hai perso tutti questi kili, cosa è cambiato nella tua vita?

Manuela >> Per adesso non molto. Single ero prima single sono adesso, ho sempre avuto un lavoro appagante (anche se faticoso) e l’ho mantenuto. Ma ora non mi spaventa più fare grandi tratti di strada a piedi o correre per prendere il treno

Manuela

Un “prima&dopo”, qui Manuela aveva perso 48 Kg

TondaMente >> Le persone che hai intorno ti trattano e si rivolgono a te in maniera differente?

Manuela >> Le persone che mi vogliono bene mi trattano allo stesso modo e anzi sono felici per me e per i miei progressi. Mentre gli altri ora notano più il mio viso che il resto del mio corpo.

TondaMente >> E, dentro di te, cosa è cambiato?

Manuela >> Mi sento molto più sicura di me. Quando cammino per strada non mi sento gli occhi di tutti puntati addosso e cammino a testa alta fiera di me e di quello che sono

TondaMente >> Pensi di perdere ancora peso? Qual’è il peso ideale a cui vorresti arrivare?

Manuela >> Devo perdere ancora peso e voglio perderne ancora. Visto che sono alta 169 cm vorrei arrivare almeno a 70 Kg ma lascio che sia il nutrizionista che mi segue a decidere i miei traguardi.

TondaMente >> Adesso ti piaci quando ti guardi allo specchio? Cosa pensi di te? Ma, cosa molto più importante, prima ti piacevi o ti odiavi? Cosa pensavi di te, prima?

Manuela >> Mi piace molto guardarmi allo specchio, mi piace guardare i miei cambiamenti però anche prima mi piaceva farlo. Ho sempre amato molto il mio viso e mi è sempre piaciuto molto curarmi nell’aspetto, tant’è vero che molti mi facevano i complimenti perché nonostante il mio peso ero sempre vestita e pettinata in modo impeccabile.

TondaMente >> C’è un episodio di quando ancora non avevi perso peso che ti senti di condividere con noi in cui sei stata discriminata o umiliata a causa della tua stazza? Vuoi raccontarcelo?

Manuela >> L’episodio che più mi ha umiliata risale a sei anni fa. Mi ero innamorata di un ragazzo che credevo più sensibile. Nonostante non siamo stati mai insieme tra noi c’era attrazione ma si era instaurato anche un gioco del “tira e molla”: ci avvicinavamo, ma quando eravamo abbastanza vicini, lui si allontanava umiliandomi o trattandomi in malo modo per poi pentirsi e cercare un nuovo riavvicinamento. Dopo qualche mese, ormai stanca di questo gioco, gli ho chiesto il motivo del suo comportamento e lui mi ha detto che lo imbarazzavo a causa del mio peso… in quel momento la mia autostima è crollata e da lì a pochi mesi ho affrontato un esaurimento nervoso, la depressione e un tentativo di suicidio. Quello è stato il fondo e da allora ho ricominciato a ricostruirmi. Prima nel cuore e nell’anima e adesso nel fisico

Manuela, oggi

TondaMente >> E’ stato difficile perdere tutti questi kili? Ci sono stati momenti in cui hai creduto di non farcela?

Manuela >> È stato difficile affrontare il percorso che mi ha portato all’intervento e ora affrontare le conseguenze dell’intervento, ma non ho mai avuto paura di non farcela perché sono determinata a realizzare il mio sogno ed è questa la motivazione che mi spinge. Tra gli step del percorso per l’intervento ci sono state anche quattro visite psichiatriche dove sono state valutate le mie motivazioni e anche in quel frangente è venuta fuori la mia determinazione… insomma ho la testa dura e quando voglio qualcosa faccio di tutto per ottenerla.

TondaMente >> Sei passata dunque da che taglia a che taglia?

Manuela >> Sono passata dalla 62/64 alla 54/56 anche se sopra ormai va bene anche una taglia 52

TondaMente >> Qual’è stato il primo “sfizio” che ti sei tolta?

Manuela >> Comprarmi un paio di stivali. E ora voglio togliermene altri, come comprarmi un paio di pantaloni (fino ad ora non ne ho mai indossati).

TondaMente >> Onestamente, a parte gli elementi legati alla salute fisica, pensi che la tua vita oggi sia migliore o peggiore di quando avevi tanti kili di più? E’ così importante il peso che ci si porta addosso, alla luce del tuo percorso? Oppure pensi che, in fondo, a parte il fatto di poter comprare più vestiti, non sia cambiato poi molto nella tua esistenza e le persone che hai intorno non hanno mai cambiato il loro atteggiamento nei tuoi confronti solo perchè hai perso peso?

Manuela >> Mi sento molto più sicura di me, molto più forte psicologicamente e sicuramente la mia vita è migliore perché posso fare o pensare di fare tante cose che prima non facevo o che non ho mai neanche pensato di fare. Fino ad ora venivo spesso vessata, offesa per il mio peso perché purtroppo nella società moderna conta di più l’apparire dell’essere, ma io sono stata molto fortunata perché le persone che ho intorno, familiari, amici, colleghi e conoscenti, hanno sempre notato e apprezzato il mio modo di essere e mi hanno sempre accettata per quello che ero e che sono. Anzi approfitto di questo spazio per ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini in questo percorso. Tutti coloro che mi hanno aiutata e che mi hanno supportata. Tutti coloro che nei giorni del ricovero mi sono stati vicini e che si sono preoccupati per me. Devo dire grazie alla mia famiglia che, nonostante avesse paura per me, mi è stata vicina e ha accettato la mia decisione. Grazie a tutti i miei amici che hanno supportato il mio percorso e sopportato i miei momenti di paura. Grazie alle mie amiche e ai miei amici virtuali che anche da lontano mi hanno fatto sentire la loro presenza e in particolare grazie a Rossy, Elena, Pamela, Luisa, Valentina, Barbara, Maria, Alessia, Giada, Milena e Sharon, le mie gioie, che sono state la mia forza.

TondaMente >> Ti senti di dire qualcosa alle lettrici di questo blog che vorrebbero emulare il tuo percorso? E a quelle che invece non vorrebbero perdere peso?

Manuela >> A chi vorrebbe emulare il mio percorso posso dire che è importante avere un obiettivo e la determinazione per raggiungerlo. Non è un percorso facile e, soprattutto per quanto riguarda l’intervento, ci sono dei rischi che si corrono. Ci saranno dei momenti di sconforto, dei momenti in cui ci si chiederà: “ma chi me lo ha fatto fare?!”, ci saranno mille dubbi, mille paure, ma non bisogna mollare, non bisogna arrendersi e l’obiettivo verrà raggiunto. A chi decide di affrontare un intervento bariatrico dico: armatevi di pazienza. Non è un percorso facile. Bisogna fare molti esami clinici, tra cui la gastroscopia che è un esame fastidioso, bisogna ottenere molte idoneità e i tempi di attesa possono essere lunghi, e l’intervento ha una serie di conseguenze di cui bisogna informarsi prima, ma si ottengono risultati eccezionali e basta ascoltare le esperienze di chi ha già fatto l’intervento per rendersi conto che è la scelta giusta. E soprattutto condividete i vostri successi, anche piccoli, con chi vi sta vicino… è molto importante soprattutto a livello psicologico. A chi invece non vorrebbe perdere peso chiedo: non volete perderlo perché state bene nel vostro corpo oppure perché c’è qualcosa che vi blocca? Nel primo caso non posso altro che farvi i complimenti perché vi amate moltissimo e questo vi rende speciali. Nel secondo caso spero solo che il blocco cada e che un giorno decidiate di fare qualcosa, ma questa deve essere solo e soltanto una vostra scelta perché finché non siete voi a decidere di fare qualcosa niente di quello che gli altri possono dire o fare vi convincerà e lo dico per esperienza personale perché io rientro in questa categoria. Fino a che non ho deciso di testa mia non c’è stato niente e nessuno che mi abbia convinto a dimagrire. Un abbraccio a tutte!

12 pensieri su “Intervista a Manuela: come ha perso ben 54 Kg e come è cambiata la sua vita.

  1. Ciao!
    Mi sono imbattuta per caso in questo post (e in questo blog), ma ora non resisto e sento il bisogno di condividere anche la mia opinione, la mia esperienza.
    Anch’io sono dimagrita parecchio (36 kg), senza intervento chirurigco, ma soltanto con dieta e sport. Pur essendo sempre stata tonda, mi vedevo bene e stavo bene con me stessa, nonostante tentativi eterni di perdere peso, che però non erano mai “ossessivi”. Dopo la nascita della mia seconda figlia 7 anni fa non ho perso però nemmeno un chilo dalla gravidanza, mi sentivo enorme. Poi è successa una cosa assurda: Avevo scritto una tesi di dottorato di ricerca pur avendo un bambino appena nato (il mio primo figlio) e lavorato sodo per ottenere un lavoro presso un’università (straniera), e quando finalmente avevo tutto e mancava solo il certificato medico per la firma del contratto…mi hanno risposto che non potevano darmi il posto perché pesavo 15 chili di troppo! Mi sono sentita morire! Tutti i sacrifici, mio figlio piccolo lasciato alla babysitter per scrivere la tesi, la fatica, le nottate al computer e quelle con il bambino..non era possibile! Ma che cavolo c’entra il peso con un posto di ricercatore scientifico? Ebbene sì, secondo loro chi è sovrappeso rischia di ammalarsi più frequentemente, quindi niente lavoro. Per fortuna all’epoca ancora allattavo, e quindi i chili in più non valevano, per cui il contratto l’ho avuto lo stesso. Bene, il problema è stato che ho smesso di mangiare. Ogni volta che avevo davanti a me del cibo sentivo nelle orecchie la voce della dottoressa che mi diceva che non potevamo darmi il posto perché pesavo troppo, e così mi si chiudeva lo stomaco. Ho cominciato a perdere peso, sempre di più…e un po’ ci ho preso gusto.
    Certo non sono arrivata a problemi seri di anoressia o altro, sono arrivata a pesare 58 chili per 165 cm di altezza, quindi niente di tragico. Eppure io mi vedevo bellissima! Non facevo altro che comprare vestiti, ero diventata una fanatica della palestra, a 36 anni volevo uscire, andare in discoteca, fare tutto quello che in un certo senso non avevo fatto prima, come se adesso tutte le porte mi venissero aperte solo perché ero magra! Praticamente sono impazzita, credo davvero di aver perso il senso della realtà. Il mio povero adorabile marito (a cui piacevo anche prima) non sapeva che pesci prendere, ero diventata un’altra. Col tempo (sono passati 3 anni) la situazione è cambiata, mi sono “tranquillizzata”…e ho anche ripreso peso. Adesso peso 70 chili, non è grave, ma certo potrei riperderne una decina e almeno mi entrerebbero di nuovo i bellissimi vestiti che ho nell’armadio.

    Il problema è un altro, psicologico: Io adesso non mi piaccio. Prima, anche quando pesavo 86-90 chili o anche di più, mi vedevo carina, sapevo valorizzarmi, trovavo anche vestiti carini da mettere, ero insomma felice. Adesso peso molto di meno, ma il fatto di essere dimagrita così tanto e poi di essere reingrassata mi fa sentire una perdente, una nullità, un’incapace. Mi vedo grassa, non mi piace niente, e poi non ho la forza di fare niente contro perché ho paura di rientrare nella spirale di prima e insieme perché penso che non ce la farei di nuovo, che il mio è un “destino oversize”.

    Ecco, cosa volevo dire con tutto questo? Che dimagrire è bellissimo, almeno per me lo è stato, mi sentivo un’altra, ma la testa e il corpo non sono la stessa cosa, avere una testa sovrappeso in un corpo magro è difficilissimo, e avere una “testa magra” in un corpo curvy anche, e io adesso non riesco più a trovare l’equilibrio di prima. State attente tutte con le diete, dimagrire è difficile, essere magre (da ex-curvy) è ancora più difficile, a me è andato di volta il cervello, ho messo a rischio marito, famiglia, tutto, e adesso ho perso completamente il mio equilibrio psichico, anche se da fuori sembra che io stia benissimo.
    Grazie, scusate il lungo post.
    D

    • Ciao Daniela, benvenuta! Ho letto con molto piacere il tuo lungo post. All’inizio credevo fosse l’ennesima pippa sulla salute, l’ennesimo discorso sul “quanto faccia bene e sia doveroso” perdere peso, e invece no. La tua testimonianza mi ha davvero colpita perchè è senza giudizio, è solo un racconto, un racconto vero e quasi struggente. Un’altra faccia della medaglia di cui nessuno parla. Ho pensato spesso cosa potrebbe accadere alla mia mente tonda se dimagrissi, la verità è che forse, non lo voglio sapere. Sai, mi piacerebbe approfondire, potrebbe venire fuori una bella intervista sull’argomento, anche in forma anonima, che ne pensi? Potrei inserirla proprio in questa categoria: “storie vere di persone tonde”. Se ti interessa lasciare una testimonianza ancora più incisiva, contattami in privato (tondamente@virgilio.it) e potremo parlarne assieme. Grazie di essere passata. Ti abbraccio. Valentina.

    • Anchj’io ho scoperto per caso questa pagina ed ho notato che è un post di quasi un anno fa, ma voglio comunque provare. Io sono una come te discriminata dal lavoro per il mio peso di troppo, tanti colloqui e da tutti sono stata rifiutata. Non so cosa c’è nella mia mente che non vada, io mi guardo allo specchio e non mi accetto, non indosso abiti eleganti da anni, perchè nei negozi non entro ho troppa vergogna, e poi voi direte “ci sono tanti siti online” certo, ma io mi sento enorme ed ho paura di farmi notare. Da anni provo a fare diete , ma non ci riesco, poche settimane, non vedo risultati e mi lascio andare, non mi sono mai rivolta ad un dietologo perchè non voglio far spendere soldini alla mia famiglia, ma vorrei tanto cambiare vita ed avere qualcuno che mi supporta, mi dia coraggio, qualcuno che mi guidi e mi consigli come muovermi. Ma non ho nessuno. Però è bello leggere di persone che ci sono riuscite, vorrei tanto riuscirci anch’io!!!!

      • Cara Moni, in realtà l’obiettivo di questo articolo e di questo blog, più in generale, non è l’incitazione al dimagrimento, al contrario: è l’incitazione ad accettarsi, volersi bene e valorizzarsi, qualunque taglia si porti. Ti consiglio pertanto di leggere anche altri articoli del blog, penso che potresti trarne giovamento e qualche consiglio utile su come sia possibile valorizzarsi e volersi bene, anche con dei kili in più 😉

  2. GRAZIE DONNE, x aver condiviso con noi quest intervista, mi ha addolorato il racconto del tipo imbarazzato, ci passiamo tutte ma bisogna veramente imparare ad amare noi stesse, perché queste frasi e le discriminazioni sono tali da farti fare gesti come quello citato da Manuela, grazie di cuore x aver accettato di raccontare e condividere la tua storia.

  3. Ciao Antonia,
    sono Manuela, la protagonista dell’intervista. Fin dal momento in cui ho scelto di dimagrire sono seguita dal centro di cure metaboliche e malattie del ricambio dell’Azienda Ospedaliera della mia città e lì ho visto tante persone che dicevano di non poter dimagrire per i problemi di cui hai parlato tu. Ma in questo centro le hanno prima aiutate a risolvere i problemi che hai elencato (tramite visite psichiatriche e cure) e poi a dimagrire. Bisogna solo affidarsi alle persone giuste. Come puoi leggere nell’intervista anche a me, a causa dei miei problemi ormonali, era stato detto da una dietologa che non avrei mai perso peso, ma non appena mi sono affidata alle persone giuste, che hanno capito i miei problemi e le mie debolezze anche psicologiche, io ho iniziato a perdere peso (e anche tanto visto che ho perso con la sola dieta 31 Kg e altri 27 dopo l’intervento).
    Per quanto riguarda l’intervento sono io la prima a dire che non sia la scelta risolutiva e più facile, ma innanzitutto bisogna distinguere il tipo di intervento perché, ad esempio, è più facile fallire con un bendaggio rispetto che con un bypass gastrico. In secondo luogo per evitare che l’intervento fallisca bisogna essere seguiti anche durante il dimagrimento post-intervento da un equipe di nutrizionisti e psicologi o psichiatri; purtroppo molte strutture non offrono questa opportunità ed è anche per questo che prima di effettuare qualsiasi intervento bisogna informarsi anche sulle strutture migliori.
    L’obesità è una malattia, ma non è incurabile. C’è sempre una possibilità di cura e non bisogna rassegnarsi.

  4. Ciao
    Io avrei due commenti, basati esclusivamente sui fatti, e non su un’opinione o un giudizio: uno che non per tutti seguire una dieta e dimagrire é una questione di scelta, ci sono persone che per ragioni mediche non possono perdere peso (per esempio disturbi dell’alimentazione, depressione, problemi metabolici).
    Il secondo é che gli interventi chirurgici non sono necessariamente la soluzione, uno studio recente sembra indicare che dal 13 al 20% delle persone riacquistano il peso perso, e che ci possano essere gravi complicazioni, in percentuali da non sottovalutare: http://www.bariatricnews.net/?q=news/11963/study-bypass-has-less-overall-failure-rates-band
    per esempio: http://www.urmc.rochester.edu/encyclopedia/content.aspx?ContentTypeID=134&ContentID=154
    Questa non é assolutamente un critica a Manuela :), solo fornire delle informazioni utili ad altre persone.

    • Ciao Antonia! Mi fa piacere che tu abbia scritto. Devo confessarti che anche io, in generale, sono abbastanza contro l’idea di intervenire chirurgicamente sul proprio corpo. E’ sicuramente vero tutto ciò che dici, però ci sono delle volte in cui, magari, i problemi di salute, possono portare a doversi affidare al chirurgo. A parte questo comunque, e mi fa piacere che tu abbia mostrato “l’altra faccia della medaglia”, Manuela, nella sua intervista, sottolinea che non si è trattato di un’impresa facile e che l’intervento e le sue conseguenze sono state dure da affrontare. Questa intervista non voleva essere un’incitazione ad affidarsi alla chirurgia o a dimagrire a tutti i costi, lungi da me!!!! (Leggi il resto del mio blog e capirai!), ma soltanto la descrizione di un’esperienza. C’è da dire che la perdita di più di 50 kg non è un fatto così “usuale”, dunque mi sembrava giusto aprire una finestra su questa impresa straordinaria. Se tu hai un’altra storia da raccontare io sono qui, puoi scrivermi in privato (vedi la mia mail in “contattami”) e potremmo discutere di una intervista in cui si parli di un’esperienza diversa da questa. A tua disposizione, Valentina.

Lascia un commento