TondaMente va in Toscana!

WordPress mi incita a scrivere un nuovo post chiedendomi: “che ti passa per la testa?“, io sono ultimamente afflitta dal blocco dello scrittore e non ho ispirazioni, ho un unico grande pensiero che mi frulla nel cervellino, a ripetizione, in un loop infinito che non mi dà tregua: Voglio andare in vacanza!

All’inizio di quest’anno mi ero ripromessa di non scrivere più di me come singola persona, sul blog, ma di attenermi al tema curvy, parlarvi di tendenze, farvi vedere outfit, scrivere di self acceptance… Penso sia molto più interessante per voi, rispetto a leggere i fatti miei, no?! Soprattutto alla luce delle lunghe pippe che ho attaccato l’anno scorso, prima del viaggio negli USA… potete trovare i post QUI… e tutti nella categoria viaggi… Per chi già mi seguiva: ma quanto vi ho sverzellato le balls????

Però, non so perchè, arriva questo periodo, e divento tediante e irrequieta. Se d’inverno sto buona e calma, sul divano, a leggere un libro o a guardare un film; d’estate, lancio un occhio fuori dalla finestra, vedo il sole, e comincia a prudermi il sedere! Ho sempre la sensazione di star perdendo qualcosa, mi viene voglia di uscire, andare in giro, viaggiare… Poi d’estate arriva anche il mio compleanno, divento di un anno più vecchia e cominciano varie pippe sul fatto che la mia vita ha preso una strada che non avrei voluto, che sto sprecando gli anni migliori della mia vita, che dovrei viaggiare di più, fare cose più folli perchè sono ancora giovane e invece mi comporto da vecchia, ecc, ecc… le solite cose. Continua a leggere

La Balena Innamorata

Una piccola favola ispirata a qualche mio tragico ricordo di amore non corrisposto… Buona lettura!

 

C’era una volta una giovane Balena,
maestosa, intelligente e dalla pelle così lucente da sembrare un’ enorme pietra preziosa. Balena amava esplorare i fondali marini, stare sempre in giro, da sola, o con le sue compagne. Era un esemplare vivace, curioso, pieno di vita e voglia di fare…

Un bel giorno Balena incontrò Delfino e rimase folgorata dalla sua bellezza. Delfino era minuto e aggraziato, aveva uno sguardo intenso, un nasino perfetto e un sorriso… Oh, quel sorriso! Sembrava quasi fosse rivolto a lei, ed era così sincero, così genuino, così meraviglioso! Balena pensò che quel muso fosse proprio da baciare e, in un lampo, se ne innamorò perdutamente.

Balena aveva sempre vissuto con i suoi simili e, per lei, non esistevano differenze o discriminazioni. Anzi, per lei ogni specie era meravigliosamente diversa e fonte di novità, motivo di arricchimento. Non sapeva, Balena, cosa fossero la cattiveria o la discriminazione.

Erano giorni ormai che, tra una nuotata e l’altra, osservava Delfino. A volte trascinava le sue amiche dalle sue parti appositamente, per poterlo ammirare. Certo il gruppetto di balene non passava inosservato e Delfino e i suoi amici spesso rivolgevano loro delle occhiate intense, sempre con quei bellissimi sorrisi stampati sui loro volti.

Un dì, Balena si fece coraggio e si avvicinò a Delfino, trovandolo in un raro momento di solitudine.

– “Ciao!” Lo salutò lei. Lui si voltò a guardarla e la squadrò da capo a pinna, ci mise un pò, data la stazza di Balena.

– “Ciao” Rispose poi, con riluttanza.

– “Io sono Balena, tu sei Delfino, vero? Piacere di conoscerti.” Incalzò Balena.

– “Si, il mio nome è Delfino. Perchè parli con me, Balena? Tra poco saranno qui i miei amici, non voglio che ti trovino con me” Disse allora lui.

Balena non capiva: – “Sono contenta che stiano per arrivare i tuoi amici, così potrai presentarmeli e, nel frattempo, possiamo chiacchierare io e te. Sai Delfino, penso che tu sia l’essere più bello che io abbia mai visto.” Disse.

Delfino fece un balzo indietro: – “Mi pare ovvio” Disse “Tu sei una Balena, io un Delfino, è normale che io ti appaia bellissimo, se hai visto solo Balene nella tua vita!”

– “Le altre balene non hanno nulla che non vada… E’ che a me piaci tu!” Obiettò Balena.

– ” Ma tu sei una Balena!” Ribattè Delfino.

– “E quindi? Cosa significa questo?” Chiese Balena, ingenua.

– “Lascia che te lo spieghi: io sono un Delfino, un essere leggiadro, snello, ammirato da tutti, ritenuto il più intelligente dei mari… Tu sei enorme, hai gli occhi piccoli, un sedere gigantesco e…. puzzi! Io non voglio avere nulla a che fare con te!”

– “Ma tu non mi conosci nemmeno, non hai mai parlato con me, prima d’ora… Non sai chi sono, quali sono i miei sogni, cosa mi piace, cosa amo… Come fai a dire che non vuoi avere nulla a che fare con me?! Dammi una possibilità, io ti amo!” Urlò allora la povera Balena.

– “Vattene via, essere abnorme, mi fai schifo!” Rispose Delfino, lapidario.

Balena sentì l’acqua scivolare via, sotto le sue pinne, come se da un momento all’altro potesse precipitare giù, nel nero più profondo degli abissi marini. Delfino le fece uno dei suoi sorrisi, ma Balena si accorse finalmente che non era un sorriso affascinante, era un sorriso di derisione, uguale a tutti quelli che lui e i suoi amici le avevano rivolto fino a quel momento. Iniziò a piangere e si voltò per scappare via, sentiva come se il cuore le fosse stato strappato dal petto. “Perchè sono nata balena?” Iniziò a pensare “Perchè non sono un delfino? Perchè sono così enorme? Sono orribile, sono un essere ripugnante!” Si tormentò. Poi, da lontano, vide un’altra balena di passaggio: vide la sua maestosità, la perfetta curva della schiena, le pinne forti…
Balena si girò di scatto, rivolgendosi di nuovo a Delfino:

– “E tu saresti il più intelligente dei mari? A me non sembra proprio! Ognuno di noi è diverso e meraviglioso! Io credevo che tu fossi bellissimo, invece sei l’essere più brutto e stupido che io abbia mai conosciuto! Ti avrei donato ogni mia curva, ogni mio gesto, il mio cuore… Adesso non avrai più nulla!”

E così Balena se ne andò via, senza mai più pensare a Delfino, fiera di aver risposto in quel modo e consapevole di essere speciale.
In futuro, si ripromise, non avrebbe mai più permesso a nessuno di trattarla così, perchè lei era bellissima, adesso lo sapeva bene, e mai più nessuno avrebbe potuto affermare il contrario.

 

V.I. – TondaMente (non me ne vogliano i delfini…)

Plus Size Outfit Cerimonia: il Matrimonio dei Cognatini

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Finalmente anche questo giorno è arrivato; finalmente la sorella di mio marito e il suo eterno ragazzo sono convolati a giuste nozze; finalmente potete vedere l’abito che ho scelto. Molti di voi, nel post in cui chiedevo consiglio tra i due abiti papabili (QUI), hanno votato per questo! Ed io accetto sempre i buoni consigli!  😉

E’ stata una giornata magnifica: la sposa era bellissima, la sala molto lussuosa, con giardini meravigliosi, il cibo ottimo, il vino abbondante… Unico grosso problema: il caldo! Troppo caldo. Era una giornata da mare e stare lì, tutti “acconciati”, con body contenitivo, trucco e parrucco, scarpe alte che, inevitabilmente e inesorabilmente (devo smettere di provarci, è tutto inutile!), facevano un male cane ai piedi… è stato un supplizio! Ad un certo punto, nel primo pomeriggio, ha iniziato a girarmi la testa. Non ho mangiato nè bevuto come avrei voluto o come avrei fatto se avesse fatto meno caldo. Alla fine non solo mi sono cambiata le scarpe con un paio più comodo, ma mi sono anche andata a liberare dall’armatura che mi costringeva sotto al vestito.

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Maxi Dress & Maxi Bag, Plus Size Outfit

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Buondì! Oggi non solo vi presento un nuovo plus size outfit, ma vi mostro anche una città meravigliosa, una delle numerose perle nascoste della mia Puglia: Trani. In occasione di una gita familiare, ci siamo recati in questa cittadella dove abbiamo pranzato sul mare a base di “riso, patate e cozze“, una specialità del luogo, sorseggiando vino bianco frizzante, proseguendo poi con una lunga passeggiata nella villa comunale, lungo il porto, fino alla maestosa cattedrale affacciata sul Mediterraneo. Per l’occasione, ho indossato un maxi dress nero, in cotone, molto leggero e svolazzante. Purtroppo, ancora una volta, la giornata non era caldissima, così ho abbinato il tutto con una giacca di jeans, una kefiah al collo, la mia nuova borsa floreale “stupendissima”, e un paio di ballerine nere ( lo so, lo so: qui ci andava un bel paio di sandali, magari alti, con zeppa in sughero e magari floreali, come si vendono adesso, abbinati alla borsa… ma io dovevo camminare!).

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« Là dove l’Adriatico già promette lo Jonio e perde il verde acidulo sotto le squame d’un azzurro tiepido e denso, questa città che nessuno celebra, Trani, eleva un duomo alto come un’acropoli e una torre che ne misura la distanza dal cielo. » Cesare Brandi, Inno a Trani.

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Gabourey Sidibe: una stronza indistruttibile

Talentuosa attrice statunitense... mmmmh… talentuosa… perchè nessuno parla mai del suo talento? Tutti gli articoli che ho trovato on line parlano del suo peso o delle sue risposte alle accuse riguardanti il suo peso
La prima cosa che vedo io è che è talentuosa. E’ anche grassa, e quindi? Pesa, a quanto ho letto, 159 kg e non ha alcuna intenzione di dimagrire. Ma cosa c’entra? Soprattutto è una ragazza talentuosa, altrimenti non farebbe quello che fa. Questo è il punto nevralgico che non entra nella testa delle persone.

Vogliamo parlare un pò della sua carriera di attrice? Lo so che è più noioso, non fa audience, ma prima di parlare del rapporto che ha col proprio corpo, cercherei di capire chi è e cosa fa. Forse non tutti la conoscono, semplicemente perchè, fin’ora, si è dedicata al cinema indipendente e alle serie tv. Io l’ho conosciuta durante l’ultima stagione di American Horror Story, serie che adoro, penso sia un capolavoro, e ho avuto modo di apprezzarla molto. Interpretava una giovane strega in grado di ferire gli altri colpendo sè stessa. Poi però, informandomi, ho appreso che è stata addirittura candidata agli Oscar per la sua primissima interpretazione cinematografica. Il film era Precious, di Lee Daniels, la drammatica storia di una ragazza obesa costantemente umiliata dalla madre e vittima degli abusi sessuali del padre, da cui rimane incinta due volte. Un bel pugno nello stomaco, insomma. Il film vince numerosi premi e la sua interpretazione viene lodata dalla critica. Sarà poi la volta del secondo film, Yelling to the Sky, e delle serie tv: The Big C e American Horror Story: Coven.

Purtroppo però, come vi preannunciavo, in pochi badano davvero al suo talento, sul web. Piuttosto si divertono a prenderla di mira, a offenderla, a ridicolizzarla

Ma Gabby è da ammirare. Sul serio, io la stimo. E’ una donna da cui prendere esempio. E’ una donna che non si lascia abbattere, che risponde alle critiche, che non ha paura, che rivendica il suo diritto di esistere e di apparire senza essere presa di mira. E’ quello che dovremmo fare tutte. Continua a leggere