All About That Bass – Meghan Trainor e la sua Hit sulla Curvy Acceptance

Oggi parliamo di musica, mie care amiche. E lo facciamo immergendoci in un mondo colorato, rosa confetto, in cui una biondina curvy canta incitando ad accettare le proprie curve sulle note di un sound estremamente commerciale ma anche tanto coinvolgente.

Ok, chi di voi non ha sentito questa canzone alla radio, almeno una volta? E’ diventata una sorta di tormentone, e il fatto è che ti fa venire voglia di salire sulla scrivania dell’ufficio e iniziare a ballare e a cantare come un’ossessa, magari con tutti i tuoi colleghi che improvvisamente si trasformano in un eccezionale corpo di ballo sculettante.

Tornando alla realtà, Meghan Trainor, cantante ventunenne statunitense, ha pubblicato “All About That Bass”, un singolo che ha totalizzato ben novantanove milioni di visualizzazioni su You Tube e che l’ha resa nota al pubblico planetario. Questo brano ha un testo, sicuramente frivolo e poco profondo, ma che tratta un argomento che ci sta molto a cuore: quello di accettarsi per come si è, nonostante i nostri odiati kg di troppo! Meghan porta questo messaggio attraverso il testo della canzone (di seguito troverete la traduzione), ma anche attraverso la propria immagine, non proprio un fuscellino al vento, e un video molto interessante in cui vediamo ballerini plus size scatenarsi nelle danze, sia uomini che donne e, in certi casi, fare persino il verso a quelli più magri.

Prima di lasciarvi liberi di saltare sul letto/scrivania/tavolo, o ovunque vogliate saltare per ballare come se non ci fosse un domani sulle note di questa canzone, di cui troverete appunto il video sul finale del post, vi lascio con una piccola curiosità: pare che Meghan all’inizio volesse cedere il brano in questione ad una cantante più famosa, e dunque la canzoncina fu inviata niente popò di meno che a Beyoncè e ad Adele, per essere valutata ed eventualmente presentata come loro singolo. Ma nessuna delle due si è fatta avanti, e così la burrosa Meghan ha pensato di cantarsela da sè, e ha fatto bene, considerando il grande successo che sta ottenendo! 😉

Come preannunciavo, il testo non è un testo impegnato, ma ci sono frasi e riferimenti all’amore di sè, che ci piacciono e ci fanno venire voglia di ballarla ancor di più. Dunque vi lascio alcuni stralci del testo tradotti in italiano e, così facendo, vi saluto, invitandovi a commentare: cosa ne pensate di questa canzoncina? Fatemelo sapere se non sarete troppo impegnati a scatenarvi, mi raccomando! 😉

I see the magazines working that Photoshop
We know that shit ain’t real
Come on now, make it stop
If you got beauty beauty just raise ‘em up
‘Cause every inch of you is perfect
From the bottom to the top
Yeah, my momma she told me don’t worry about your size
She says, boys they like a little more booty to hold at night
You know I won’t be no stick-figure, silicone Barbie doll
So, if that’s what’s you’re into
Then go ahead and move along

Vedo che nelle riviste utilizzano Photoshop
Sappiamo che quella merda non è reale
Dai, falli smettere
Se hai della bellezza in te, allora mostrala
Perché ogni centimetro di te è perfetto
Dalla testa ai piedi
Sì, mia mamma mi ha detto di non preoccuparmi della mia taglia
Mi ha detto, ai ragazzi piacciono le curve da abbracciare la notte
Sai che non sarò mai uno stecchino, non sarò mai una Barbie di silicone
Quindi, se è di questo che ti stai innamorando
Allora va’ avanti

La Balena Innamorata

Una piccola favola ispirata a qualche mio tragico ricordo di amore non corrisposto… Buona lettura!

 

C’era una volta una giovane Balena,
maestosa, intelligente e dalla pelle così lucente da sembrare un’ enorme pietra preziosa. Balena amava esplorare i fondali marini, stare sempre in giro, da sola, o con le sue compagne. Era un esemplare vivace, curioso, pieno di vita e voglia di fare…

Un bel giorno Balena incontrò Delfino e rimase folgorata dalla sua bellezza. Delfino era minuto e aggraziato, aveva uno sguardo intenso, un nasino perfetto e un sorriso… Oh, quel sorriso! Sembrava quasi fosse rivolto a lei, ed era così sincero, così genuino, così meraviglioso! Balena pensò che quel muso fosse proprio da baciare e, in un lampo, se ne innamorò perdutamente.

Balena aveva sempre vissuto con i suoi simili e, per lei, non esistevano differenze o discriminazioni. Anzi, per lei ogni specie era meravigliosamente diversa e fonte di novità, motivo di arricchimento. Non sapeva, Balena, cosa fossero la cattiveria o la discriminazione.

Erano giorni ormai che, tra una nuotata e l’altra, osservava Delfino. A volte trascinava le sue amiche dalle sue parti appositamente, per poterlo ammirare. Certo il gruppetto di balene non passava inosservato e Delfino e i suoi amici spesso rivolgevano loro delle occhiate intense, sempre con quei bellissimi sorrisi stampati sui loro volti.

Un dì, Balena si fece coraggio e si avvicinò a Delfino, trovandolo in un raro momento di solitudine.

– “Ciao!” Lo salutò lei. Lui si voltò a guardarla e la squadrò da capo a pinna, ci mise un pò, data la stazza di Balena.

– “Ciao” Rispose poi, con riluttanza.

– “Io sono Balena, tu sei Delfino, vero? Piacere di conoscerti.” Incalzò Balena.

– “Si, il mio nome è Delfino. Perchè parli con me, Balena? Tra poco saranno qui i miei amici, non voglio che ti trovino con me” Disse allora lui.

Balena non capiva: – “Sono contenta che stiano per arrivare i tuoi amici, così potrai presentarmeli e, nel frattempo, possiamo chiacchierare io e te. Sai Delfino, penso che tu sia l’essere più bello che io abbia mai visto.” Disse.

Delfino fece un balzo indietro: – “Mi pare ovvio” Disse “Tu sei una Balena, io un Delfino, è normale che io ti appaia bellissimo, se hai visto solo Balene nella tua vita!”

– “Le altre balene non hanno nulla che non vada… E’ che a me piaci tu!” Obiettò Balena.

– ” Ma tu sei una Balena!” Ribattè Delfino.

– “E quindi? Cosa significa questo?” Chiese Balena, ingenua.

– “Lascia che te lo spieghi: io sono un Delfino, un essere leggiadro, snello, ammirato da tutti, ritenuto il più intelligente dei mari… Tu sei enorme, hai gli occhi piccoli, un sedere gigantesco e…. puzzi! Io non voglio avere nulla a che fare con te!”

– “Ma tu non mi conosci nemmeno, non hai mai parlato con me, prima d’ora… Non sai chi sono, quali sono i miei sogni, cosa mi piace, cosa amo… Come fai a dire che non vuoi avere nulla a che fare con me?! Dammi una possibilità, io ti amo!” Urlò allora la povera Balena.

– “Vattene via, essere abnorme, mi fai schifo!” Rispose Delfino, lapidario.

Balena sentì l’acqua scivolare via, sotto le sue pinne, come se da un momento all’altro potesse precipitare giù, nel nero più profondo degli abissi marini. Delfino le fece uno dei suoi sorrisi, ma Balena si accorse finalmente che non era un sorriso affascinante, era un sorriso di derisione, uguale a tutti quelli che lui e i suoi amici le avevano rivolto fino a quel momento. Iniziò a piangere e si voltò per scappare via, sentiva come se il cuore le fosse stato strappato dal petto. “Perchè sono nata balena?” Iniziò a pensare “Perchè non sono un delfino? Perchè sono così enorme? Sono orribile, sono un essere ripugnante!” Si tormentò. Poi, da lontano, vide un’altra balena di passaggio: vide la sua maestosità, la perfetta curva della schiena, le pinne forti…
Balena si girò di scatto, rivolgendosi di nuovo a Delfino:

– “E tu saresti il più intelligente dei mari? A me non sembra proprio! Ognuno di noi è diverso e meraviglioso! Io credevo che tu fossi bellissimo, invece sei l’essere più brutto e stupido che io abbia mai conosciuto! Ti avrei donato ogni mia curva, ogni mio gesto, il mio cuore… Adesso non avrai più nulla!”

E così Balena se ne andò via, senza mai più pensare a Delfino, fiera di aver risposto in quel modo e consapevole di essere speciale.
In futuro, si ripromise, non avrebbe mai più permesso a nessuno di trattarla così, perchè lei era bellissima, adesso lo sapeva bene, e mai più nessuno avrebbe potuto affermare il contrario.

 

V.I. – TondaMente (non me ne vogliano i delfini…)

Gabourey Sidibe: una stronza indistruttibile

Talentuosa attrice statunitense... mmmmh… talentuosa… perchè nessuno parla mai del suo talento? Tutti gli articoli che ho trovato on line parlano del suo peso o delle sue risposte alle accuse riguardanti il suo peso
La prima cosa che vedo io è che è talentuosa. E’ anche grassa, e quindi? Pesa, a quanto ho letto, 159 kg e non ha alcuna intenzione di dimagrire. Ma cosa c’entra? Soprattutto è una ragazza talentuosa, altrimenti non farebbe quello che fa. Questo è il punto nevralgico che non entra nella testa delle persone.

Vogliamo parlare un pò della sua carriera di attrice? Lo so che è più noioso, non fa audience, ma prima di parlare del rapporto che ha col proprio corpo, cercherei di capire chi è e cosa fa. Forse non tutti la conoscono, semplicemente perchè, fin’ora, si è dedicata al cinema indipendente e alle serie tv. Io l’ho conosciuta durante l’ultima stagione di American Horror Story, serie che adoro, penso sia un capolavoro, e ho avuto modo di apprezzarla molto. Interpretava una giovane strega in grado di ferire gli altri colpendo sè stessa. Poi però, informandomi, ho appreso che è stata addirittura candidata agli Oscar per la sua primissima interpretazione cinematografica. Il film era Precious, di Lee Daniels, la drammatica storia di una ragazza obesa costantemente umiliata dalla madre e vittima degli abusi sessuali del padre, da cui rimane incinta due volte. Un bel pugno nello stomaco, insomma. Il film vince numerosi premi e la sua interpretazione viene lodata dalla critica. Sarà poi la volta del secondo film, Yelling to the Sky, e delle serie tv: The Big C e American Horror Story: Coven.

Purtroppo però, come vi preannunciavo, in pochi badano davvero al suo talento, sul web. Piuttosto si divertono a prenderla di mira, a offenderla, a ridicolizzarla

Ma Gabby è da ammirare. Sul serio, io la stimo. E’ una donna da cui prendere esempio. E’ una donna che non si lascia abbattere, che risponde alle critiche, che non ha paura, che rivendica il suo diritto di esistere e di apparire senza essere presa di mira. E’ quello che dovremmo fare tutte. Continua a leggere

Fa Caldo e Devo Scoprirmi se non Voglio Squagliarmi!

Buondì a tutti voi! Ho scritto questo post sulla self acceptance qualche giorno fa ma, manco a farlo apposta, ieri è successa una cosa su un gruppo FB, una di quelle cose che proprio te la rende impossibile l’accettazione di te, e che mi ha fatta ulteriormente riflettere su come stiamo rovinati.

Ho postato, in un gruppo dove si parla proprio dell’essere curvy e plus size, riservato a sole donne, delle mie foto in camerino, mentre provavo alcuni abiti, da H&M. Le ho pubblicate anzitutto per mostrare gli abiti, in secondo luogo per far vedere a tutte la vestibilità, considerando che erano nella sezione taglie regular di H&M ed io porto una 58, e poi anche per avere un parere su come mi stavano (Gli outfit li vedrete a breve sul blog 😉 ). Come al solito, i vari membri del gruppo hanno scritto quello che pensavano, fino a che una tipa mi chiede se sto affrontando un programma di dimagrimento e che taglia porto. Lì per lì ho immaginato volesse semplicemente sapere la mia taglia per capire se i vestiti in questione potessero stare anche a lei. Le ho dunque risposto che taglia porto, aggiungendo che no, in questo momento non sto seguendo nessun programma di dimagrimento, anzi ultimamente ho preso peso perchè sto affrontando un brutto periodo della mia vita. La risposta della tipa mi chiarisce i suoi intenti all’istante, scrive una cosa del genere: “Io in passato ho perso moltissimi kili. Non preoccuparti, il momento giusto arriverà anche per te, spero per te che presto tu possa trovare la tua via per la salute…“.

Eh no, eh no, eh no, fermi tutti! Come? La mia via per la salute? La mia risposta: “questi sono quei commenti che mi fanno un pò innervosire… non trattatemi come una portatrice di handicap perchè porto la taglia 58! Tu forse non eri sana, ma io si. Non ho nulla che non vada, la mia strada l’ho già trovata e sto benissimo. Il luogo comune che chi è grasso soffre di problemi di salute lo odio, perchè è falso. Nel blog si parla ampiamente di questo. Ed uno dei motivi che mi ha spinta a fondare il blog è proprio questo: la lotta ai pregiudizi! Non voglio litigare, nè aprire un caso, però il tuo ultimo commento mi suona un pò come un “cara, ti compatisco”. Forse tu, prima di dimagrire, odiavi te stessa, io mi amo e non voglio che mi si faccia una colpa per questo, nè voglio essere compatita. Ecco, sono stata dura, ma ti giuro, non sai quanta gente, nella vita, mi ha detto frasi tipo la tua, mascherate da complimenti o da commenti amichevoli di “chi si preoccupa per te”, e invece non faceva altro che discriminazione, pura e semplice. Scusa, ma più lo leggo, più provo a dargli il beneficio del dubbio, più non capisco il tuo commento… mi hai chiesto se seguo un programma di dimagrimento perchè, secondo te, è esattamente quello che dovrei fare!

Dopodichè, le sue vere intenzioni sono uscite allo scoperto e, in sostanza, questa era una tipa che aveva perso molti chili e ne andava molto fiera: talmente fiera da pubblicarci anche le sue foto “prima e dopo” nel bel mezzo della discussione; talmente fiera da denigrare chi non ha fatto la scelta di dimagrire, come ha fatto lei; talmente fiera da accusarmi di non essere sana ripetutamente e, addirittura, nel corso della discussione, mi ha detto che devo stare attenta perchè mentre salgo le scale potrebbe venirmi un infarto! Nel frattempo, tutte le altre ragazze del gruppo si sono schierate dalla mia parte. Che poi non è che sia un fatto personale, io la tipa neppure la conosco, è proprio un insulto concettuale, non so se mi spiego, è discriminazione nei confronti di tutte le persone grasse!

L’amministratrice del gruppo ha sottolineato: “Penso che qui nessuna di noi ha bisogno di sentirsi dire che deve dimagrire, grazie lo sappiamo già da sole e ci viene ripetuto di continuo da parenti, amici e gente che non si fa i cazzi propri. qui si parla di accettazione di se stesse e si stimola a trovare il percorso per la propria serenità, che sia a 50 kg o 150 kg.“; un altro membro ha aggiunto: “sapete che vi dico? che a causa di questi retaggi mentali che molte di noi hanno cicatrici profonde. Io non mi accetterò mai…pure a 65 kg perchè mi hanno così convinta di essere sbagliata proprio le persone che si erigono a scienziati della nutrizione e benessere.“; alla fine la tipa è stata buttata fuori dal gruppo. Insomma, è successo un bel casino 😉

Perchè ho voluto aggiungere questa cosa a questo post che era, di fatto, già scritto e pronto per la pubblicazione? Per sottolineare alcune cose su cui ieri ho riflettuto: 1) Da un gruppo facebook è facile eliminare un’ignorante del genere, ma nella vita no. Di soggetti di questo tipo, o anche peggio, ne è pieno il mondo; 2) Spesso chi ci tormenta con insulti, commenti o anche con insulti mascherati da consigli, come in questo caso, si appella alla salute, ma ahimè, io temo sia tutta una scusa perchè non sopportano la nostra vista. La tipa era riuscita a dimagrire e non sopportava la vista di quello che lei stessa era; 3) Queste cose non ci devono abbattere. Questa è discriminazione. Dire a una persona che è malata sulla base di una foto (quando io invece, e qui mi gratto la mia abbondante tetta sinistra, sto benissimo), è quanto di più discriminante possa esserci, ed è anche molto offensivo nei confronti della categoria, in genere. Si tratta di antichi retaggi, vecchi luoghi comuni. Ma noi dobbiamo combatterli; 4) La mia prima reazione, anche se è durata un solo istante, è stata quella della ragazzina insicura che ero, tutto ciò è successo a causa delle mie foto, mi sento male, mi sento abnorme e depressa…. e invece no, cazzo! Non è così che mi devo sentire. Io sono quella che sono e non sono sbagliata. Quella sbagliata è la tipa in questione, lei è sbagliata dentro, perchè ha sentito il bisogno irrefrenabile di bacchettarmi per quello che ha visto.

Insomma, in conclusione: non lasciatevi mai abbattere da persone così. Non lasciate che vi uccidano dentro. Non lasciate che vi convincano a coprirvi dalla testa ai piedi o a vestirvi di nero, non lasciate che vi portino per mano alla sala operatoria se voi non lo desiderate, non lasciate che manovrino voi, la vostra vita e le vostre scelte, MAI!

Ed ora vi lascio al post originale, scusate la divagazione, ma in fin dei conti, era in tema 😉

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Discriminazione Ponderale: le esperienze di chi la vive ogni giorno – PART I

Cosa significherà mai questa strana parola? Discriminazione ponderale… No, non è una parolaccia! E neppure una nuova forma di vittimismo, no. E’ un problema serio, al pari della discriminazione razziale o di quella nei confronti dei diversamente abili.

Siamo alle solite, a dire il vero. Come la volti e come la giri, siam sempre lì: la discriminazione nei confronti di ciò che è “diverso”, ciò che non rientra nei canoni, nella presunta normalità in cui molti bigotti, zombie nel mondo, risucchiati e lobotomizzati dal sistema a loro insaputa, si rifugiano, così, tanto per stare tranquilli…

Il problema è che chi non sta tranquillo siamo noi! Noi poveri diversi! Diversi… ma diversi da che? Diversi da chi? Continua a leggere