L’Agnello Sacrificale… le Feste e la Persecuzione della Curvy a Tavola

buona pasqua e vaffanculo

Visto che siamo sotto Pasqua e, dato che durante le feste comandate ci si riunisce con i parenti, si organizzano pranzi, riunioni di famiglia, e dunque si incontra un pò di gente che non si vorrebbe incontrare, il titolo del post mi sembra appropriato e si riferisce, in particolare, a quel membro sfigato della famiglia, quello che verrà preso di mira per tutte le feste, quello a cui verrà rimproverato di mangiare troppo, di essere fuori forma, di non avere una vita sana… L’agnello sacrificale, appunto. Siete voi questo esemplare? Ebbene, se lo siete, immagino che le riunioni di famiglia per voi non siano affatto piacevoli.

Quando ci si siede a tavola si ha a che fare col cibo. Il cibo è causa del grasso. Il grasso è meglio che mangi poco cibo.

Questo è il sillogismo alla base delle persecuzioni durante le feste. Se poi, per caso: siete single, o non vi siete ancora laureate, o magari non riuscite a trovare lavoro… Ecco, sappiate che ogni cosa verrà imputata al fatto che siete grassi. E’ quello il problema, sempre.

E se si allunga la mano per prendere un’ altra fetta di pane, o se si chiede il bis del cannellone libidinoso che vi concedete solo a Pasqua, o se, infine – Dio non voglia – si mangia sia la colomba che l’uovo di cioccolato insieme, ci sarà qualcuno della famiglia che, diligentemente, vi ricorderà, per il vostro bene, sia chiaro, che siete grassi e che sarebbe meglio non farlo. E la cosa più divertente è che ve lo ricorderà a tavola, davanti a tutti, perchè no: davanti al vostro fidanzato (magari invitato per la prima volta a casa), davanti ai vostri figli, dinanzi all’intera famiglia, anche a quei parenti che vedete una volta all’anno, umiliandovi irrimediabilmente.

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Mio padre era uno di questi personaggi, anche se pure mamma non scherzava affatto. Però papà è quello delle battute brillanti. Non fraintendetemi, io lo adoro, e so che lui mi adora, ma su questo fatto del grasso non siamo mai andati molto d’accordo. Infatti spesso mi ha fatto molto arrabbiare, però quando non si tace e si reagisce, si parla e si spiega che così non può andare avanti, si ottengono anche dei risultati. E così è stato. Non credo ci sia stato un momento preciso, semplicemente, col passare del tempo, ho iniziato a rispondere alle battute, qualche volta mi sono molto innervosita, rispondendolo male, altre volte ho solo sfoderato arguzia e sarcasmo… Comunque ora mio padre sa bene che è meglio se evita. Anche se so che, appena può, “stolkera” il povero Marito, prendendolo in disparte e dicendogli cose del tipo: “quando la farai dimagrire? noi non ci siamo riusciti ma tu magari puoi“. Poi marito viene da me e, ridendo, mi spiffera tutto. Io inizialmente sento un forte istinto omicida (ma forte assai, eh!!!), poi mi calmo e lascio correre. Ma solo perchè non si tratta di un’umiliazione pubblica e so che Marito la pensa come me e che il papy ormai ha una certa età ed è meglio se non lo maltratto troppo.

Perchè i parenti fanno così? Non lo so. Me lo sono sempre domandata. Fanno finta di farlo per il nostro bene, ma non credo sia vero.

Anger

La verità probabilmente è che non hanno molti argomenti. Ci si trova a tavola, in mezzo a tanta gente, e invece di parlare del più e del meno, si focalizzano su quanto cibo vi infilate in bocca… qualcosa non quadra. Magari è imbarazzo, magari non sanno che dire. Magari pensano di fare un’affermazione intelligente e condivisa da tutta la tavolata, dicendovi di non mangiare. Non so… questo è uno di quei misteri che, probabilmente, rimarranno irrisolti per sempre. Come le piramidi. Se qualcuna di voi può spiegarcelo, prego, si faccia pure avanti, può liberamente dire la sua alla fine del post.

Però, indipendentemente da quale sia la causa di tutto questo accanimento nei confronti della nostra disciplina alimentare, il rimedio c’è, ed è sempre lo stesso (vedi il vecchio post “Io non rido“). Come ho fatto io con la mia famiglia. Parlare. Reagire. Ribattere. Incazzarsi, all’occorrenza. La vita è vostra e col vostro corpo ci fate ciò che vi pare. E se volete mandar giù un elefante, siete libere di farlo! Punto. Non permettete ai parenti serpenti di farvi sentire in colpa se vi concedete un abbondante e felice pasto durante le feste. Non è giusto. Non lo è perchè è festa per tutti. E tutti hanno il diritto di sentirsi bene, felici, in armonia. La vita fa già abbastanza schifo da sola, perchè aggiungerci spiacevoli episodi tipo questi?

Loro rovinano la festa a voi? Bene, non vi resta che rovinarla a loro. 😉

segnaposto+pasquali

E con questo post che, forse potrebbe sembrarlo ma non è così, non vuole essere affatto un incitamento all’odio e ai litigi in famiglia, io vi auguro invece di passare una bellissima Pasqua, serena soprattutto, in compagnia di chi vi pare, purchè sia rispettoso della vostra persona e del vostro spirito. Una festa piena di sole, non ha importanza che questo sia davvero fuori dalla finestra, l’importante è che sia dentro di voi, che vi permetta di illuminare la giornata a voi stesse e a chi vi sta attorno.

Tanti Auguri di Buona Pasqua da TondaMente. ❤ ❤ ❤

18 pensieri su “L’Agnello Sacrificale… le Feste e la Persecuzione della Curvy a Tavola

  1. ho sempre mangiato troppo o troppo poco e me l’hanno sempre sottolineato, risultato? ho difficoltà a mangiare in pubblico,se posso evito sempre, a costo di digiunare

    • Ecco, Sara, dimostrazione dei danni anzichè dei benefici che certi atteggiamenti procurano. In fin dei conti, se davvero lo facessero per il nostro bene, ci sarebbero mille altri momenti e modi di far presente il problema.

  2. Sai perchè lo fanno, secondo me? Perchè se puntano il dito contro qualcuno, riescono a far passare in secondo piano i loro stravizi alimentari.
    Facci caso: sarai mica l’unica a prendere la seconda porzione di cannellone, no? Però è solo a te che fanno notare che non dovresti. Perchè sei già grassa di tuo? No, perchè forse sei la più grassa della stanza e quindi loro sono più magri, anche se ugualmente in sovrappeso.
    Con la mia famiglia era così. Non sono tutti fuscelli, ma avere me bella obesa e rubiconda li fa sentire tutti fotomodelli.
    E sai la cosa assurda?
    Mi hanno ossessionato per anni che dovevo porre rimedio alla mia obesità e ora che ci sto lavorando con serietà e impegno, loro cercano di boicottarmi in ogni modo.
    “E assaggiala questa lasagna!” “Che vuoi che ti fa un po’ di tiramisù!” “Per una volta non muori” “Mica vorrai deperire” e sono ancora sopra i 100 kg.
    Si, perchè se non sarò io la più grassa del reame, diventeranno loro i bersagli di loro stessi!

    Buona Pasqua anche a te e, a proposito, ti ho nominata per il Liebster Award 4.0
    Spero ti faccia piacere 🙂

    Giorno felice #653

  3. a me da piccolo durante le feste rimproveravano il fatto di non mangiare abbastanza o di non volere il panettone. Certo subire queste cose pure da adulti è una rottura non da poco

  4. Concordo con tutto l’articolo e ribadisco: Pasqua con chi vuoi… Io punto a pranzo abbastanza semplice con marito (siamo reduci da un periodo di cene fuori che ci hanno lasciati abbastanza intasati…) e gita al
    mare, partendo presto così tutti gli altri sono ancora a tavola… Strada libera e relax 😉 se non piove ovviamente.

  5. Nella loro testa credo sia ‘amore’ o ‘dimostrazioni di affetto’ nella realtà è imbarazzante e umiliante.Come se avessimo bisogno della festa e di essere a tavola con tutto il parentato per mangiare quello che ci garba e quanto ci garba.Alle feste comandate io mi ritrovo sempre nella stessa situazione :agli altri viene data una fetta in più ,un boccone in più di pasta ..mia madre invece o mi salta o mi chiede ‘ah ma lo vuoi anche tu?’ !!! E non ci si fa mai il callo,più adulte si diventa più ti girano le palle .

    • Capisco, cara Liz, ed è terribile. Non è giusto sopportare tutto ciò. Bisogna far capire ai parenti che, se davvero ci vogliono bene, dovrebbero smetterla, anche perchè, come giustamente dici tu, se il motivo del mio “ingrasso” è realmente il cibo (perchè poi anche questa è una banale generalizzazione, non sempre si tratta semplicemente di mangiare tanto), non sarà certo il pranzo di Pasqua o di Natale a incidere sulla bilancia, piuttosto inciderà quella che è la mia abitudine, la mia routine quotidiana. Quindi proprio, è una cosa che non ha senso e non è giusto soffrire in silenzio e colpevolizzarsi in un giorno bello e di festa.

      • sai quello che bisognerebbe ricercare è la serenità !a me è sempre piaciuta la convivialità e le feste di rito dovrebbero portare a quello invece di polemizzare ,purtroppo….invece!però ripeto la ‘scusa’ è che sia un gesto il loro di affetto. lo faccio perché ti voglio bene . cosa che mi fa inalberare. Se mi vuoi bene andiamo a fare shopping e paghi te ecco… ^_^

    • Ahahahha, ma molto volentieri, cara Antonella! Ricambio con affetto gli auguri e, tanto per essere chiari, quest’anno sulla mia tavola ci sarà: l’uovo, la colomba, delle meringhette meravigliose, dai colori pastello, che ho fatto ieri, e dei biscottini al cioccolato, sempre fatti ieri, assieme alle meringhette. E Buona Pasqua Libidinosa a Tutti! 😉

      • Io dall’anno scorso mi faccio i famosi ‘puddicastri’ pugliesi da sola.E li regalo io a parenti vari ed eventuali.Così mi faccio il mio e me lo magno io e buona notte a tutti.Anche quest’anno li ho rifatti ,mi sono fatta il mio puddicastro piccolo di pane con il pepe nero (se sei pugliese come me saprai che ci sono quelli di tarallo dolce e quelli di pane) e me lo sono pure già mangiato. gli altri li ho regalati quindi eventualmente sarò io a dire no grazie a chi pensa che aspettiamo le feste comandate per fare uno show tipo real time

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